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Il segmento testuale Palmiro Togliatti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 162Analitici , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da [I Documenti del convegno. Appunti per le relazioni e Comunicazioni] P. Togliatti, Il leninismo nel pensiero e nell'azione di A. Gramsci in Studi gramsciani

Brano: Palmiro Togliatti
IL LENINISMO
NEL PENSIERO E NELL'AZIONE DI A. GRAMSCI
(Appunti)
1. — 11 tema di questa relazione è tale che richiede una trattazione per parecchi aspetti differente da quella degli altri temi del convegno. Studiare i1 rapporto di Gramsci col leninismo significa infatti fare oggetto di indagine non soltanto le posizioni da G. elaborate e sostenute nel dibattito filosofico e di dottrina, ma la sua attività pratica, come uomo politico, fondatore e dirigente del partito di avanguardia della classe operaia italiana. La mia opinione è che questo sia, perd, il solo modo giusto di avvicinarsi all[...]

[...]lismo organico, sul centralismo democratico e sulla disciplina; sul rapporto che passa tra il dirigere, l'organizzare e il comandare; sui rapporti tra la scienza militare e la scienza politica, e cosí via. Non escludo nemmeno che alcune di queste note — che del resto G. non sapeva se :e come avrebbero potuto giungere ai suoi compagni e allievi di un tempo — fossero dettate da preoccupazioni destate in lui da frammentarie notizie giuntegli circa
Palmiro Togliatti 17
l'orientamento e l'attività del partito comunista dopo il suo arresto, dal timore di un ritorno ai vecchi schemi settari. Al lettore attento non sarà sfuggito che, in alcuni luoghi, egli giunge sino a formulare consigli assai precisi circa il modo di organizzare l'azione direttiva del partito, di condurre l'agitazione e la propaganda, e persino circa le diverse sezioni in cui dovrebbe essere diviso un « Bollettino » che si preoccupi, spiegando la politica del partito, di mantenerne la continuità mediante la permanente valutazione critica del passato. Le note di Passato e presente sono del[...]

[...]o temi e con uno sviluppo di essi che tende a adeguarsi alle condizioni nuove. In questo modo il pensiero politico di Gramsci dà la prova della sua vitalità e verità. Non è legato a una piattaforma politica determinata, quale poteva essere quella su cui venne fondato, nel 1921, il partito comunista; non è legato nemmeno a una determinata serie di movimenti strategici e tattici, dettati da una situazione particolare. La sua verità sta nel metodo
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e il metodo è unito inseparabilmente al contenuto, perché è metodo marxista e leninista, cioè guida all'azione rivoluzionaria nelle condizioni in cui si compie il passaggio dal mondo borghese al mondo socialista. Di qui discende il suo legame col leninismo, che è la dottrina rivoluzionaria di questo passaggio.
2. — La ricerca filologica sulla conoscenza che G. ebbe delle opere di Lenin presenta alcune difficoltà. Non è sempre possibile, infatti, stabilire in modo preciso quando egli poté conoscere e studiare determinati scritti di Lenin e quindi quali di essi ebbero maggiore efficacia di[...]

[...] polemica con Trotzki, con Bukharin e con un gruppo di tendenza anarcosindacalista, la questione del rapporta tra la politica e la economia nella edificazione socialista. Aveva sostenuto che la politica non è che « espressione concentrata dell'economia ». È una tesi di importanza decisiva nella concezione leninista dello Stato..
1 Sconosciuto era l'importantissimo Che cosa sono gli amici del popolo?, anche in Russia ripubblicato solo nel 1923.
Palmiro Togliatti 21
Ne deriva, infatti che la classe operaia non può rimanere al potere e quindi non può adempiere al proprio compito nel campo produttivo (sviluppo delle forze di produzione) se non sulla base di una giusta posizione politica cioè sulla base di un giusto rapporto con gli altri gruppi della società. Di qui traeva origine la differenziazione tra la concezione leninista della costruzione socialista e le proposte che venivano da. Trotzki e che, trascurando il rapporto con le classi non proletarie, mettevano in forse le basi stesse della dittatura del proletariato.
A partire da quegli anni il co[...]

[...]alla direzione carceraria.
3. — Da Gramsci venne immediatamente colto il primo, fondamentale elemento costitutivo del leninismo, che è la dottrina della rivoluzione, formulata da Lenin in modo tale da fare piazza pulita di tutte le pedanterie che i riformisti spacciavano per marxismo. La rivoluzione proletaria e socialista non avrebbe potuto compiersi, secondo costoro, se non in quei paesi e in quel momento in cui la economia
1 Mach., p. 114.
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capitalistica avesse toccato il piú elevato punto del suo sviluppo. Lenin respinge questa proposizione e apre a tutto il marxismo la strada di un nuovo sviluppo creativo affermando che condizione della rottura rivoluzionaria è lo sviluppo e lo scoppio delle contraddizioni del capitalismo giunto alla fase imperialistica. Questa tesi, che trovò la sua dimostrazione nell'Ottobre 1917, era, per i bolscevichi russi, il punto di arrivo di tutta la lotta politica e ideale da essi condotta, dall'inizio del secolo, contro l'autocrazia zarista e contro le diverse varianti dell'opportunismo nel movi[...]

[...]zione in Italia. È questo il punto di partenza, tanto direttamente (negli scritti del 191926), quanto per via indiretta e per analogia (ricerche storiche dei Quaderni, nuove interpretazioni dei diversi periodi della storia italiana), di tutte le indicazioni di strategia e tattica politiche che sono la sostanza della azione e del pensiero di Gramsci, e principalmente delle sue conclusioni circa la struttura dell'Italia moderna e
1 Mach., p. 32.
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quindi sul sistema di alleanze politiche che dà al proletariato la possibilità di esercitare la sua funzione dirigente e giungere a conquistare il potere.
Nel campo del metodo, strettamente collegate con tutto il contenuto delle ricerche e delle conclusioni, mi sembra debbano essere qui sottolineate alcune grandi conquiste positive. La struttura economica, prima di tutto, non è mai considerata come quella misteriosa forza nascosta da cui dovrebbe meccanicamente scaturire tutto lo sviluppo delle situazioni. È considerata come una sfera dove agiscono forze naturali, ma agiscono anche forze[...]

[...]ente questa combinazione, di cui essa stessa è componente e in quanto tale appunto può dare al movimento un certo indirizzo in certe prospettive ».
Nei giudizi sulla Rivoluzione d'Ottobre e nella valutazione della geniale opera di Lenin come capo della classe operaia russa e del nuovo Stato proletario, Gramsci insisterà sempre, dai primi commenti, ancora per molti aspetti imprecisi e frammentari, sino alle ultime note dei
1 Mach., pp. 114115.
Palmiro Togliatti 27
Quaderni, su questo momento. La realizzazione del primo Stato proletario, fatta da Lenin, è stato « un grande avvenimento metafisico » . Essa ha tradotto in pratica la filosofia, l'ha ridotta a « storia in atto », che è la sola filosofia 1. Essa ha trasformato le prospettive della storia mondiale. Ma essa è riuscita a fare tutto questo perché è stata il punto di arrivo necessario della storia nazionale del popolo russo; perché « i bolscevichi hanno dato forma statale alle esperienze storiche e sociali del proletariato russo, che sono le esperienze della classe operaia e contadina internaz[...]

[...]sta differenza. Ma vi fu in Gramsci la tendenza, nel 191920, a ritenere che il Consiglio come tale, forma di organizzazione degli operai aderente in modo immediato al processo produttivo, contenesse in sé la soluzione del problema del potere, cioè della conquista di esso e della costruzione di un nuovo Stato? Credo che per sostenere questa tesi si possono allegare soltanto alcune proposizioni di scritti del 1919, ma staccandole
t. Mach., p. 7.
Palmiro Togliatti 29
dal contesto e soprattutto staccandole dalla comprensione della complessiva azione che Gramsci svolgeva in quel momento. Questa azione tendeva, essenzialmente e prima di tutto, ad affermare che la classe operaia, come gruppo sociale omogeneo, era in grado di fornire gli elementi necessari a superare la crisi, il disordine, il caos nei quali allora si dibatteva la società nazionale e quindi, come immediata e necessaria conseguenza, tendeva a dare agli operai di avanguardia la coscienza di questo fatto. Era indispensabile che la situazione venisse superata partendo del processo della produz[...]

[...]a ricerca. Né è a questo lato della questione che si riferisce la tesi di Lenin, come risulta anche solo dagli scritti da lui dedicati all'esame critico delle correnti intellettuali e letterarie del suo tempo. Il problema degli intellettuali e della loro funzione si pone invece su un piano analogo a quello della formazione delle ideologie e delle sovrastrutture. L'errare dell'idealismo e della sociologia volgare sta nel considerare le ideologie
Palmiro Togliatti 31
come semplici strumenti di direzione politica, cioè, si potrebbe dire, « per i governati delle mere illusioni, un inganno subito..., per i gavernanti un inganno voluto e consapevole » 1. Le ideologie sono, invece, una realtà, parte integrante di tutto lo sviluppo sociale; sono la « vera » filosofia, perché « risulteranno essere quelle " volgarizzazioni " filosofiche che portano le masse all'azione concreta, alla trasformazione della realtà » Ogni ideologia è assieme caduca e storicamente valida. La caducità è espressione d'i un passato, ma è la lotta stessa delle classi lavoratrici che de[...]

[...]nza tra società civile e società politica è soltanto metodologica, non organica. Ogni Stato è una dittatura, e ogni dittatura presuppone non solo il potere di una classe, ma un sistema di alleanze e di mediazioni, attraverso le quali si giunge al dominio di tutto il corpo sociale e del mondo stesso della cultura, cosí come ogni Stato è anche un organismo educativo della società, negli obiettivi delle classi
1 Mach., pp. 8283.
2 Mach., p. 128.
Palmiro Togliatti 35
che dominano. La società politica può però assumere una forma di estremo rigore dittatoriale, quando, per i contrasti frastruttura e sovrastruttura, si crea un distacco tra la società civile e la società politica, o si apre, cioè, una delle grandi crisi rivoluzionarie della storia. Allora « si ha una forma estrema di società politica: o per lottare contro il nuovo e conservare il traballante rinsaldandolo coercitivamente, o come espressione del nuovo per spezzare le resistenze che incontra nello svilupparsi, ecc. » j. Questa osservazione, che sembra fatta di sfuggita, è invece tra le piú [...]



da Giovanni Battista Bronzini, Varietà e documenti. Togliatti e i canti popolari [scritto del 1953, per metà inedito [quadre nel testo]] [e trascrizione documento di Rocco Scotellaro [quadre di catalogo]] in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - luglio - 31 - numero 4

Brano: [...]ol titolo Uno scritto inedito di Rocco Scotellaro.
Questo « interessante studio inedito » di Scotellaro, come si legge nella presentazione redazionale dell'articolo, era stato redatto « a suo tempo per `Vie Nuove' ». Per la precisione, esso deve essere stato commissionato a Scotellaro per il fascicolo dell'anno precedente dedicato a Togliatti in occasione del suo sessantesimo compleanno (vIII, 1953, n. 13, 29 marzo 1953), che s'intitola appunto Palmiro Togliatti compie sessant'anni. In una sezione di questo fascicolo (pp. 1115), sotto il titolo In tutti i dialetti d'Italia il popolo canta Togliatti, furono presentati canti dialettali (non tutti, in verità, anche popolari) di varie regioni italiane composti su Togliatti. Non vi trovò posto il saggio di Scotellaro con i canti lucani da lui raccolti o trascritti, che si distingueva per impostazione critica e per originalità di documentazione, sí che meritava di essere pubblicato a solo, come fu fatto l'anno successivo.
Lo scritto è importante, prima che demologicamente in senso stretto e forse piú, com[...]

[...]lice collaboratore con la modestia e l'orgoglio che dà il lavoro comune.
Si capisce che il carattere popolare di una qualsiasi creazione artistica sollecita un discorso ben diverso. Qui si vuole, invece, parlare della fase creativa, di solito comune, ma spesso individuale.
Questa premessa è parsa opportuna nel presentare le canzoni e le poesie, quelle soltanto, naturalmente, che siamo riusciti a trascrivere, cantate e scritte in onore dell'On. Palmiro Togliatti in svariate circostanze della recente storia politica italiana.
Si sa come il dialetto, in genere, e, in un modo diverso, i tanti dialetti italiani operano una specie di frantumazione delle parole della lingua. Alcune parole vengono nell'uso comune masticate tanto da ricevere una conformazione inaspettata. Ciò si verifica, anche, per i nomi degli uomini politici, chi benedetto
e chi maledetto, che pure, con la radio, i giornali e la propaganda, sono continuamente detti e consacrati alla memoria.
Ma Roosevelt diventa, come si sa, Rosa Verde; Truman lo chiamano, con disprezzo, Trumone (botti[...]

[...]dice:
VARIETÀ E DOCUMENTI 417
— E questo sta con Casciparro (De Gasperi). Il bambino resta imbambolato e scontroso, alza il pugno, poi abbraccia il padre.
Oltre che nei canti e nelle poesie popolari, nelle feste dell'ultimo dell'anno, di carnevale e in quelle piú intime dei battesimi e degli sposalizi, c'è sempre qualcuno che si alza per primo a chiedere, col bicchiere in mano, di parlare:
— Mando innanzi tutto — dice — un saluto al compagno Palmiro Togliatti e viva il Comunismo e i lavoratori, e viva gli sposi!
Si può — per chi lo vuole ad ogni costo — anche irridere a queste cose, ma la realtà, anche per un semplice cronista, di queste manifestazioni, è ben piú ricca di sentimenti e il volerli offendere o diminuire o irridere significa non comprenderli nel quadro dell'anima schietta e buona del popolo.
Allora può capitare la triste sorte che capitò alla polizia di Castellammare di Stabia, che volle intervenire contro i bambini di quella colonia estiva. I bambini, imperterriti, continuavano a cantare: « E con De Gasperi alla testa / non si mang[...]

[...]m'accuntente de nu poco de larde.
E risponne Giuseppe Romita: Ero malate ma sel guarite. E risponne Villabruna
E risponne Saragat: tene l'ucchie sta fortuna.
Agge cantato lu Magnificat Pe) risponne pure Tupini
guerra 'n famiglia nun è fine.
Il ritornello era composto da tre strofe che si alternavano:
Don Alcide Don Alcide
tutto fernesce (finisce) e to nun ci cride (credi)
Chiamatelle amice e parente
e fallelle u testamente.
E risponne Palmiro Togliatti
Fanne sempre cane e gatti.
Come si può ben vedere, la rampogna anticipava la protesta per la legge truffa.
Ieri, mentre approntavo queste note e chiedevo informazioni di canti e poesie, in cui comunque si accennasse a Togliatti, il cinquantenne Nilvetti Atti
lio, stagnino che fu già, da giovane, artista del canto napoletano nelle riviste di varietà e che con una voce squillante da contralto si esibisce al microfono nelle feste popolari, mi ha detto di aspettarlo. È venuto poco dopo a dirmi di aver composto alcuni versi in onore di Togliatti, cantabili sul motivo di « A Rossa » del noto ma[...]



da Saverio Tutino, «Un grande dirigente di statura internazionale». Il saluto di Cuba a Palmiro Togliatti. Gli editoriali del direttore di «El Mundo» e di Blas Rocas su «Hoy» - Le condoglianze dei tecnici italiani. in KBD-Periodici: l'Unità - Nuova serie - Edizione nazionale 1964 - - agosto - 25

Brano: Un grande dirigente di statura internazionale
Il saluto di Cuba a Palmiro Togliatti
Gli editoriali del direttore di «El Mundo» e di Blas Roca su» Hoy» — Le condoglianze dei tecnici italiani
Dal nostro corrispondente
L'AVANA, 24.
«Con la morte di Palmiro Togliatti — scriveva ieri il direttore del quotidiano El Mundo — il movimento operaio internazionale perde uno dei suoi dirigenti più straordinari, la cui azione ha inciso in maniera intensa e brillante nella vita politica europea degli ultimi cinquant'anni».
Anche a Cuba la morte di Togliatti ha suscitato echi di profonda emozione e di insolita partecipazione. Nel corso di assemblee sindacali, i lavoratori del tabacco e quelli metallurgici hanno votato mozioni di Cordoglio. Telefonate di persone — che desideravano esprimere , le loro condoglianze sono giunte al corrispondente dell'«Unità». Sabato[...]



da [Gli interventi] Alberto Caracciolo in Studi gramsciani

Brano: Alberto Caracciolo

Ad un certo punto delila sua relazione l’on. Palmiro Togliatti ha ricordato come Lenin abbia svòlto la propria elaborazione intorno a tre principali punti nodali: quello della Rivoluzione, quello dello Stato e quello del Partito. In questo triplice ordine di problemi strettamente connessi ed interdipendenti, si deve effettivamente svolgere, mi pare, ogni ricerca per stabilire il leninismo di Gramsci, i suoi rapporti con l'esperienza rivoluzionaria ed il pensiero bolscevico.

Io qui desidero fermarmi, però, su di un solo aspetto: quello della teoria dei Consigli di fabbrica e più in generale dei Consigli operai, quale si presenta in Gramsci nel quadro d[...]



da Eugenio Reale, Comunisti e cattolici in KBD-Periodici: Rinascita - Mensile ('44/'62) 1944 - numero 1 - giugno

Brano: LA RINASCITA 17
Comunisti e cattolici
Nel suo recente rapport° ai quadri dell'organizzazione comunista napoletana il compagno Palmiro Togliatti ha dichiarato che ( noi non dobbiamo nè vogliamo urtarci con le masse contadine cattoliche, con le quali invece dobbiamo trovare oggi e domani un terreno d'intesa e d'azione comune perché sappiamo che esse hanno sofferto dei fascismo, odiano il fascismo, quanto lo odiamo noi e possono e devono essere nostre alleate nella costituzione di un'Italia migliore, di un'Italia democratica>. Queste precise ed esplicite dichiarazioni di Ercoli non potevano non trovare un'eco profonda in larghi strati del popolo e sono state accolte infatti con la più viva soddisfazione da parte di quei numerosi cattoli[...]



da Enrica Lauzi, Studi gramsciani in KBD-Periodici: Calendario del Popolo 1969 - numero 302 - dicembre

Brano: [...]'interno di un contesto storico culturale quasi esclusivamente nazionale, cadde in un limite di provincialismo assai simile a quello di cui era stato accusato Gramsci quando si iniziò il processo di approfondimento critico della sua opera.
C'è, comunque, un punto di partenza comune, unitario, che fa da solido fondamento ai due momenti di ricerca e col quale ogni studio serio su Gramsci deve fare i conti, cioè la fondamentale relazione tenuta da Palmiro Togliatti al Convegno del 1958: « Il leninismo nel pensiero e nell'azione di Antonio Gramsci ».
Togliatti, partendo dalla ricostruzio ne delle fonti leniniane che maggior peso avevano avuto nella formazione del pensiero di Gramsci e analizzandole alla luce dei concetti di « rivoluzione », « partito », e « funzione degli intellettuali » dimostrò come l'apparizione e lo sviluppo del leninismo sulla scena mondiale costituì il fattore decisivo di tutta l'evoluzione di Gramsci come pensatore e come uomo politico di azione. Secondo Togliatti è soprattutto nella politica che bisogna ricercare l'unità della v[...]



da Giorgio Rochat, Varietà e documenti. Il genocidio cirenaico e la storiografia coloniale in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - luglio - 31 - numero 4

Brano: [...]m'accuntente de nu poco de larde.
E risponne Giuseppe Romita: Ero malate ma sel guarite. E risponne Villabruna
E risponne Saragat: tene l'ucchie sta fortuna.
Agge cantato lu Magnificat Pe) risponne pure Tupini
guerra 'n famiglia nun è fine.
Il ritornello era composto da tre strofe che si alternavano:
Don Alcide Don Alcide
tutto fernesce (finisce) e to nun ci cride (credi)
Chiamatelle amice e parente
e fallelle u testamente.
E risponne Palmiro Togliatti
Fanne sempre cane e gatti.
Come si può ben vedere, la rampogna anticipava la protesta per la legge truffa.
Ieri, mentre approntavo queste note e chiedevo informazioni di canti e poesie, in cui comunque si accennasse a Togliatti, il cinquantenne Nilvetti Atti
lio, stagnino che fu già, da giovane, artista del canto napoletano nelle riviste di varietà e che con una voce squillante da contralto si esibisce al microfono nelle feste popolari, mi ha detto di aspettarlo. È venuto poco dopo a dirmi di aver composto alcuni versi in onore di Togliatti, cantabili sul motivo di « A Rossa » del noto ma[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Palmiro Togliatti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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